sabato 10 ottobre 2009

connettivismo



FRAMMENTI DI UNA ROSA QUANTICA

Antologia dei CONNETTIVISTI

(autori vari).Febbraio 2008, 224 pagg.


Quattordici storie di graffiante fantascienza che traggono spunto dalle teorie più estreme della fisica e dell'astrofisica (meccanica quantistica, teoria delle stringhe), dalle prossime innovazioni tecnologiche (reti globali, realtà virtuale, computer quantici) e dalle istanze del transumanesimo, coniugandole con gli slanci poetici del postmodernismo, del futurismo e di certe visioni olistiche.I Connettivisti sono un gruppo di nuovi scrittori di fantascienza nati con tanto di manifesto alla fine del 2004.Un movimento dalle diverse anime che ha sfornato anche il vincitore del prestigioso Premio Urania del 2006 (Giovanni De Matteo) mentre altri tre sono risultati finalisti, e molti racconti vincitori di altri premi tra cui il Premio Robot.Il Connettivismo, secondo gli addetti alla fantascienza italiana, rappresenta bene la nuova generazione dello scrivere, caratterizata dall’interdisciplinarità del background culturale, e promette un rinnovamento della fantascienza stessa. Ne risulta un cocktail di forte impatto artistico e culturale da cui sono nati romanzi e racconti eccellenti.Dopo la prima antologia-manifesto Supernova Express, esce per la Kipple Officina Libraria la seconda antologia, con ospiti ai confini del Connettivismo.Introduzione di Luca Masali. Racconti di: Giovanni De Matteo, Filippo C. Battaglia, Alberto Cola, Roberto Furlani, andro Battisti, Dario Tonani, Lukha Kremo Baroncinij, Mario Gazzola, Daniele Pasquini, Domenico Mastrapasqua, Marco Milani, Fernando Fazzari, Simone Conti.14 racconti di graffiante fantascienza introdotti da Luca Masali e splendidamente illustrati dal Connettivista Giorgio Raffaelli.Imperdibile.

In grotta


Profondità dell'anima

si aggrovigliano dentro

nidificazioni di DNA esotico.


10


Alieni interiori

sviluppati

attorno ad altri codici.


Una delle soluzioni all'ignoranza

è decriptare cerebralmente gli enigmi attraverso

norme assimilabili ciberneticamente.


baci & carezze


Un giorno un padre punì la propria bambina perché aveva perso un oggetto di valore. La bimba pianse.Il giorno dopo la bimba per farsi perdonare portò un regalo al padre dicendogli: “tieni papà, questo è per te”Il padre imbarazzato, aprì la scatola, ma subito si adirò perché si accorse che era vuota e rivolgendosi alla figlia disse, “non sai che quando si fa un regalo, si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa e che si rimane delusi se non ci si trova nulla?” La bambina con le lacrime agli occhi sussurrò “papà non è vuota, l’ho riempita di baci, così potrai prenderne quando sarai triste”.Il padre si senti mortificato e strinse forte a se la bambina. Passo il tempo ed un giorno una disgrazia portò via la bambina.Da quel giorno il padre tenne sempre con se, vicino al letto, la scatola e quando si sentiva triste e scoraggiato tirava fuori un bacio che la bambina gli aveva regalato.

Eva e la stampa


Se la genesi fosse stata scritta dal punto di vista di Eva, avrebbe iniziato col chiarire che lei non nacque da nessuna costola, non conobbe alcun serpente, non offrì mele a nessuno e dio non le disse mai che avrebbe partorito con dolore e che suo marito l’avrebbe dominata e che tutte queste dicerie erano le bugie che Adamo raccontò alla stampa.

Navigatrice del Nulla


Il mare era calmo, così calmo che non se ne sentiva il respiro.La vita le fuggiva via e non c'erano funi capaci di trattenerla.Udì il suono dell'arpa e si chiese quale antico dolore poteva aver pizzicato quelle corde tese fino all'infinito.Non c'era primavera alcuna che le ricordasse lo sbocciare del suo corpo.Fino allora solo inverni e autunni l'avevano avvolta e travolta.Ma c'era un suono nuovo che accarezzava la sua mente ogni volta che un cigno si alzava in volo dallo stagno al parco vicino. Si librava anch'esso verso il blu....Ridatemi la mia anima affogata in un bicchiere d'aceto, quando la rugiada colorava di rosso il sangue e il mare straripava dagli occhi del destino.Stanca, appoggiò i sogni sul lato sinistro dei suoi pensieri e s'addormentò sul lato destro per ricordare ciò che il suo cuore aveva più e più volte dimenticato: d'essere umano.La notte la riconobbe tra i suoi figli prediletti e le concesse un viaggio attraverso le nuvole.Volò attraverso l'acqua, sfiorata dal vento, dalla sabbia e dalla leggerezza d'alcune gocce di rugiada racchiuse in un velo di nebbia.Volò oltre il possibile mentre l'impossibile si beffeggiava delle sue paure.Volò e seppe ciò che il nulla racchiudeva.All'alba non ricordò niente.Aprì i pugni tenuti serrati durante il sonno e contò le gocce di rugiada che le erano rimaste.Erano cinque luminose ellissi.Rinchiuse i pugni e pensò: "Ancora cinque notti e poi sarò figlia del nulla".La navigatrice del nulla.

Desiderante


Essere Umano.
Per districarti dal limo
hai iniziato strisciando sui gomiti
e per secoli ti sei scorticato
gomiti e ginocchi
prima di poter alzare alta la testa
per guardare negli occhi l'orizzonte.

Barcollando,hai imitato
l'eleganza delle gazzelle.
Superbo,ti sei lanciato dai picchi
per inseguire gli uccelli.

Ogni volta che riuscivi a cogliere
il respiro dei fiori,
a sfiorare il ritmo delle gazzelle,
ad accarezzare le piume degli uccelli,
trovavi sulla tua strada
i metronomi della ragione
ad obbligarti a rispettare
i percorsi della storia..

Quando prenderai in mano un bastone
per fustigare i tempi della storia
affinchè si sincronizzino finalmente
con i tuoi desideri?