venerdì 1 gennaio 2010

ricordati di me



Tra Sovicille e Chiusdino, in provincia di Siena, si trova un ponte, d’origine romana ma ricostruito nel Medioevo, con una sola arcata, “a schiena d’asino”.
Posto sul torrente Rosia, è ancora transitabile solo a piedi, e con molta attenzione, poiché mancano i parapetti di protezione: durante la guerra infatti, i carri armati li demolirono al loro passaggio.
E’ noto come il ponte della Pia perché su di esso, secondo la tradizione popolare, sarebbe passata la bella e sventurata Pia de’ Tolomei, sposa di Nello de’ Pannocchieschi, diretta in Maremma, verso il suo esilio nel Castello della Pietra.
In un celebre canto del Purgatorio, Dante ricorda l’evento
“Deh, quando tu sarai tornato al mondo / e riposato nella lunga via,
seguitò il terzo spirito al secondo, / ricorditi di me, che son la Pia;
Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che innanellata pria,
disposando, m’avea con la sua gemma”.

La sfortunata Pia, di nobile e ricca famiglia senese, rimasta vedova di Baldo de’ Tolomei, sarebbe stata costretta a risposarsi con il nobile Nello de’ Pannocchieschi, signore della Maremma

Le versioni sulle cause della tragica fine di Pia sono diverse: ripudiata, sarebbe stata uccisa nel Castello in Maremma, o perché incapace di dare eredi al secondo marito, o per la patologica gelosia dello stesso oppure, secondo un’altra versione, perché il marito si sarebbe invaghito di un’altra donna
 
E non poteva mancare, a coronamento della già misteriosa storia, l’ultima leggenda:
nelle notti senza luna, qualcuno avrebbe visto, sul ponte, una bianca figura di donna velata, immobile in un’aura di pallido chiarore.

los probema de tu mente


beneaugurante



Gli esperti di marketing dicono che un blog deve essere aggiornato con regolarità in modo che i lettori si affezionino - mi spiega Larisa Matuta-
Che gli frega a Principe? - continua Matuta.   Non dovrebbe cambiare niente in teoria e può tranquillamente infischiarsene degli esperti di marketing dato che con questo sito non guadagnerà mai  il becco di un quattrino
Però - conclude Larisa  non ci vedo nessuna controindicazione a farmi ammirare...

2010