martedì 17 novembre 2009

Kauile Thanis



ascolta Principe-
mi consiglia Kaule  Kalis -
non pensare al futuro.
Arriva cosi presto

rosa chiusa



Di questo canto
mi resta quel nulla
d’inesauribile segreto

alla sera




Tacchi e ali e polsi.
E dolci sorrisi.
Le mie preferenze.
Un cielo da bere e fuochi maestosi.
Perché il mondo non è
Mai
Abbastanza.

GENEALOGIA DI ORACOLO ETRUSCO


Conservati nel tempio di Giove Capitolino fin dal VI secolo avanti Cristo,i  Libri Sibillini  vengono  consultati dai sacerdoti addetti alla loro custodia solo in rare occasioni, quando momenti critici o difficoltà nelle scelte di governo lo richiedono. Da qui la loro valenza politi­ca, oltre che religiosa.

La consultazione, d’altronde, avviene per ordine — e sotto l’autorità — del Senato. Che dispone tra l’altro, nel 76 avanti Cristo, una spedi­zione per ricostruire i libri andati distrutti nell’incendio dell’83. La ricerca tocca le città di Cuma e di Eritre, facendo sorgere il sospetto — tutt’altro che infondato — che la sibilla Cumana e l’Eritrea potessero essere una stessa persona.

E' realistico pensare che questi Oracoli sibillini Etruschi  siano  stati redatti da più veggenti,. Sembra comunque che ci sia una certa unità nel loro stile, rigorosamente in versi. Ma quella di esprimersi in forma poetica è una caratteristica comune a tutte le sibille, che solevano generalmente improvvisare i loro re­sponsi in esametri.

Di certo si può dire che non siano  testi di facile decrittazione, essendo compilati in versi di significato ermetico, che per esprimere concetti di senso compiuto devono  essere variamente articolati tra loro. Accresce la difficoltà dell’operazione il fatto che la scrittura sia  in parte velata dall’uso di caratteri oscuri o geroglifici

Un’atroce morte E'  prevista per il sacerdote che, violando la conse­gna, consente a dei profani di copiare i sacri testi. Ne dà notizia lo storico Valerio Massimo, descrivendo con crudeli partico­lari l’esecuzione del sacerdote Tullio, condannato alla stessa pena dei parricidi, cioè affogato in un sacco, per essersi lasciato corrompere da un cittadino di nome Petronio Sabino, permettendogli di trascrivere l’oracolo.

Non sembra però che condanne così feroci servano  da deterrente contro i predatori del segreto oracolare, poiché di tali libri ne circola­no  sempre vari esemplari a Roma, . Il fenomeno raggiunge la massima estensione sotto Augusto, che per arginarlo ordina il sequestro e la distruzione delle copie in possesso dei privati.

Ne sono state  bruciate oltre duemila

Al medesimo provvedimento devono  ricorrere Nerone e Giuliano l’Apostata, il quale li consulta poco prima di essere ucciso nel 363. L’ultimo a ordinare di bruciarli fu Onorio, nel 408, mentre l’Impero si sgretolava sotto la pressione di vandali e goti. Esecutore materiale della loro distruzione è stato  Stilicone, che subito dopo è ucciso.

17 novembre



Per oggi.
Gli inni esistenziali
navigano senza remi
in mari
senza destinazione
scivolano in porti
senza attraccare
evitando cappi al collo.

Tarocco 5 - il Papa


Il Papa è una figura che riunisce le caratteristiche del sacerdote e quelle della guida spirituale, della figura paterna e dei valori che ci vengono trasmessi per orientare la vita e trasmetterli ai successori.
Il compito sacerdotale è essenzialmente quello di tramandare una tradizione. Per sua natura essa è un elemento ereditario, che si tramanda alle generazioni per mezzo di un legame discepolare, non semplicemente scolastico, che trasmette le forme e il loro sentimento, la ragione e l'emozione, l'aspetto formale e quello sovrasensibile. Questo è l'insegnamento che avviene condividendo la casa, la comunità, l'appartenenza a uno stesso gruppo o ordine, famigliare o spirituale. Il legame discepolare non può aderire ad altra forma che quella filiale: non può basarsi né sul merito, né sulla scelta - ma sulla trasmissione vivente, nella quotidianità e nella pratica.

Perchè si realizzi questa continuità, senza che la tradizione corra il rischio di spezzarsi e andare perduta, la caratteristica di chi guida deve essere la Benevolenza. Tutto ciò che il maestro, l' istruttore, il padre, il sacedote fanno deve essere essenzialmente un continua initerrotta benedizione: la cura costante al rafforzarsi del Bene e delle migliori disposizioni dell'animo, oltre al sentimento della fiducia incondizionata nell'uomo e nella sua divina potenzialità. Nessuna ombra materiale, politica o faziosa deve mai corrompere o dissacrare il compito di chi guida.
Nell'oracolo, il Papa invita a trovare un un punto di riferimento, ideale o spirituale, verso cui orientare le proprie scelte secondo una domanda di significato. O una disciplina tesa a regolare la vita, le abitudini e le aspirazioni. Protezione, continuità, conservazione e trasmissione. La superiorità morale o di autorevolezza.