mercoledì 27 gennaio 2010

roccaltia


È una collina posta a nord-est del massiccio cimino, al di sopra della località la Fornacchia, lungo la strada Viterbo-Soriano nel Cimino.
Molti sono gli archeologi e i ricercatori locali che ne parlano, ma uno studio non è ancora stato fatto. La particolarità di Roccaltìa è nei resti imponenti di mura ciclopiche che testimoniano, assieme a tutto un convergere di strade, selciate o no, l’antica vitalità del centro.
Ai piedi della collina si stende tutta una necropoli con tombe a fossa etrusche e romane.
Salendo verso il pianoro si incontra una prima linea di mura molte volte definite pelagiche. Alcuni massi sono ancora in situ, altri rotolati per il declivio, giacciono confusi tra la fitta vegetazione. Sono enormi blocchi di c.a. m1x1,30, posti l’uno sopra l’altro a difendere l’accesso al colle. La seconda cinta, di cui restano più ampi tratti - uno è lungo oltre 13 metri – si incontra presso la cima dove arivati, si nota subito, come essa sia stata modificata dalla mano dell’uomo. È spianata completamente, formando all’incirca una radura rettangolare (m.30x15) con miseri avanzi di una postazione difensiva medievale.
Fino a che studi particolari e ricerche specifiche sul posto non diano un carattere preciso a questa località, rimane ancora valida – a solo scopo di studio – l’ipotesi avanzata da L.R. Danielli e da altri archeologi: che qui fosse il tempio a Giove Cimino. L’ipotesi prende le mosse dal ritrovamento di un’ara romana avvenuto in Orvieto. Si tratta di un cippo di travertino quadrato che, nella parte anteriore, riporta la seguente epigrafe in lingua latina: Aram / constituit / Iovi Cimi / nio A. Scil / leius / Pris / cus C.S.C… E’ stato agevole mettere in relazione questa scoperta con la spianata e la posizione di Roccaltìa.
Tutta la zona comunque abbonda di resti archeologici: sono tombe a grotta e a fossa scavate nella roccia come presso il fosso di Tinta; pestarole, tombe a fossa e sarcofagi antropomorfi (Sterpaio del Signore), resti di solchi di antiche strade come alla Fornacchia; resti di mura megalitiche a nord di Peretro e in località Spinacceto; tombe a cappuccina come a S. Lucia.

parola della cosa



Se conosci la parola della cosa
- afferma Marni Tulsanie-
controllerai la cosa stessa