martedì 9 marzo 2010

masquerade


Altrove. Deborda , pertanto, il non-canto,
una nenia, mima una scena
di estrema eloquenza: la maschera della sirena.

osserva l'Augure Pavle Harkuna


Sei  instabile
come un pensiero  che scende e sale,
- osserva l'Augure Pavle Harkuna -
come l'animale che vive nel bosco,
come tutto quel senso di squilibrio
che conosci ma non governi.

Ager Veientanus

Percorrendo la via Cassia dal centro di Roma in direzione Viterbo, poco prima dello svincolo per il G.R.A. si incrocia via di Grottarossa. Una delle sue strade traverse porta l'altisonante nome di via dei Veienti, nella zona che fu "Ager Veientanus", lungo la quale si apre un parco pubblico, detto anche "parco Papacci". Il parco, sul lato che affaccia sulla strada, conserva i resti di un sepolcro detto "dei Veienti" per il quale il sito della Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma cita: "L’edificio, costruito in conglomerato cementizio con scaglie di selce e blocchi di travertino, e' del tipo ad edicola con pianta rettangolare, a piu' piani di altezza. La cella cruciforme e' in opera quadrata di tufo e coperta da una volta a botte; sulle pareti si aprono le nicchie per le deposizioni. Il paramento esterno e' stato completamente asportato.
Databile alla prima eta' imperiale ".
In effetti molto di piu' non si puo' dire, anche perche', oltre essere il rudere in stato di sostanziale abbandono, l'accesso diretto e' interdetto da un recinto di arbusti d'alloro piuttosto alto e che ne rende scarsa la già compromessa visibilità, specialmente della parte interna.

cascante


che strano,
vorrei morire
e invece sopravvivo
9
avo e pronipote di me stesso
promessa di futuro
e passato compromesso.