venerdì 8 gennaio 2010

Comunicazione della Federazione Galattica Lucumonica



all'Aruspice dellìAccademia Etrusca di BIBBONA messaggio n*22
Siediti, stenditi sul divano, cerca un angolo dove puoi metterti comodo e ascolta. Ascolta le mie parole, ascolta quello che non riesco a dire, senti le frasi nascoste dietro le tende o messe in un angolo del cassetto. Prova a decifrare i suoni, le sillabe, gli acuti ed i bassi, quelli non udibili da chiunque. Lasciami parlare di quello che sono, di quello che vorrei essere e di quello che mai sarò. Osserva i movimenti delle mie labbra, ora chiuse ora spalancate come petalo di un fiore. Guarda i miei occhi brillare nella notte perchè anch'essi parlano, a volte urlano più di tante altre voci. Cerca nei silenzi, nelle pause, tutte le parole che ti voglio dire. E' difficile l'ascolto? E' così profondo ed insostenibile il silenzio?

Guardami sorridere, guardami mentre faccio scivolare i pensieri sul tuo corpo disteso, guardami cercare con la punta delle dita i tasti dell'arpa che vorrei far suonare, note, armonie, onde di suoni che avvolgono lo spazio, riempiendo i silenzi del cuore.
Lasciami scrivere queste parole bianche d'inchiostro, su fogli di carta velina. Ho intinto la bocca nei colori dell'arcobaleno, ho usato quello che avevo per colorare i miei desideri, ho usato perfino il dolore mischiandolo coi raggi del sole.
Dimmi che puoi sentire i battiti dei miei pensieri, fammi sapere che hai visto cosa canta quest'anima. Cercami dentro le pagine di un libro mai scritto, dentro i colori di un quadro mai completato, dentro ai miei sogni ancora da realizzare.

Parole, suoni e musica mi scolpiscono in assoluto silenzio, liberando l'immagine di chi hai davanti, ora che sei li disteso.
Mettiti comodo, lascia che io dica qualcosa che ti faccia sognare di me.

Harpne Matusia -


Sì,Principe,mi suggerisce Harpne Matusia -
 come una giornata bene spesa dà lieto dormire,
così una vita bene usata dà lieto morire

new dai Parchi Letterari



La letteratura, flora del pensiero, ha contribuito a formare ipotetici Parchi che si sono nutriti di terra, panorami e pietre per comporre le parole dettate dai luoghi dell'ispirazione” (S. Nievo).


Luoghi da visitare lungo un itinerario di storia, arricchito dei momenti di arte, I Parchi Letterari sono simboleggiati dall’Albero del Viaggiatore, come viene comunemente chiamato il Ravenala che cresce in Madacascar e le cui foglie concave raccolgono e conservano la rugiada per nutrire il viandante assetato.
E' una pianta che ha uno stipite eretto, colonnare, che giunge a dieci metri d'altezza, non è un vero tronco ma la sua forma può ingannare. Le foglie formano un magnifico ed enorme ventaglio, e la loro attaccatura è molto stretta e convergente. Lì si conserva l'acqua piovana, provvidenziale per il viaggiante occasionale. Da qui il nome. E' un albero portafortuna per chi lo porta lontano e lo trapianta.
Nove le foglie nel disegno del marchio, ciascuna con il nome di una Divinità che ricorda il sapere etrusco , l'essenza del comportamento.

La prima foglia Menrua: La scrittura afferma ogni altra disciplina, umanistica e scientifica, sapienzale e itinerante, percorrendo ogni via che si può raccontare, La letteratura è l’arte della scrittura. Provocate nella vostra mente la sua ballata paesaggistica nell’ieri, nell’oggi e nel domani della vostra comunità.
La seconda foglia Uni: Non cambiate la lingua dell’autore per semplificarla ai visitatori. Rendetela spettacolo, emozione che viene dal tempo e – se scritta in lingua diversa – rendetela, con garbo, italiana, in forma musicale, poetica.
La terza foglia Vegoia : Con amorevolezza massaggiate e strizzate la vostra terra, il vostro paese e la sua storia. Che è unica e vi appartiene, tesoro che soltanto voi, socialmente potete rendere d’oro.
La quarta foglia Want: Non fate restauri costosi. La bellezza è un tocco da usarsi su quel che esiste, non un falso tirato a lucido
La quinta foglia Turan : Abbiate il coraggio di proporre nel Parco Letterario una novità di qualità vostra, tesa ai vertici di conoscenza del Cosmo, specifica, senza chiedere l’intervento di personaggi esterni in qualche modo spettacolari. E’ la vostra linfa umana che dovete tirare fuori, con endemismo ed eleganza. In tempi brevi fin dapprincipio, qualche mese.
La sesta foglia Fufluns : Ricordatevi che la musica e l’armonia non richiedono molto denaro per l’infanzia del Parco Letterario. O è sano e allora non ha bisogno di troppi soldi, o non crescerà.
La settima foglia Hercle: Non cercate di far programmi troppo in grande. Se siete stati o sarete finanziati, è per avere fiutato meglio l’economia nuova, più che i soldi. Pensate alla prima più che ai secondi.
L’ottava foglia Selvans : Visite e spettacoli da cantastorie possono guidarvi più con l’amore che con la ricchezza dei mezzi tecnici, che spesso spegne la fantasia e dà più grasso che polpa.
La nona foglia Tinia : Mettete presto in piedi una realizzazione nel Parco Letterario, ironica o tragica, comica o epica, una realizzazione serve più che un convegno o un premio letterario, e tante riunioni di esperti.

Ramtha Pruche



Quando gli uomini scelgono l'inerzia
- mi sussurra Ramtha Pruche -il male trionfa