giovedì 17 dicembre 2009

a ferro e fuoco



"...Narra Zosimo che, nel 408 d.C., quando Alarico stava per irrompere nella città eterna, un prefetto romano aveva ricevuto alcune persone provenienti dalla Tuscia, che gli garantivano di aver liberato la loro patria dall’assedio dei Goti suscitando una terribile tempesta grazie a cerimonie eseguite secondo la tradizione etrusca. Se avessero potuto esercitare pubblicamente le loro cariche rituali, avrebbero cercato di salvare anche Roma...Alla fine non se ne fece niente e, come tutti sanno, Alarico mise a ferro e a fuoco la città."

future


Oltre che alla comprensione anche la confusione,
questa esperienza puo' essere considerata
come una delle espressioni del futuro in azione.

Uhme Hapni



E' un soffio di vento,Principe
che muove i sentimenti
- mi sussurra Uhme Hapni -

stella


La Stella segna il disvelamento del piano divino di cui siamo stati da sempre destinatari e depositari, spesso inconsapevolmente. La rivelazione della Stella è il riconoscimento di una ispirazione celeste e luminosa che ha guidato i nostri passi, secondo una legge armonica segreta, che finalmente ci diventa evidente. E' ispirazione che ha parlato nel cuore, il disegno d'amore, la speranza che abbiamo coltivato e che si è realizzata, ormai lontana da ogni bisogno egoistico, per pura attrazione.

L'uscita dalla visione inferiore è segnata dal ritorno alla contemplazione delle Stelle. Gli astri sono perciò la visione dello spirito oltre la dimensione umana, il divenire che non è stabilito dall'accadere di eventi, ma dalla lenta espansione del cosmo in sé stesso. Gli astri possono indicare la Via, non per scoprire eventi legati alla contingenza terrena, ma per raggiungere il centro e la meta del loro viaggio cosmico. Così i Magi raggiunsero il Bambino.
Alla stella e agli astri è associata la Musica, il suono primordiale che proviene dal coro delle Sfere. La Musica che ascoltarono i veggenti Vedici, su cui intonarono e trascrissero gli Inni alle prime potenze del cosmo, gli Dei delle origini, i luminari creatori.
Da questa musica proviene infatti l'autentica creazione spirituale, che non è invenzione, ma rivelazione, intuizione e canto dell'Unità armonica dei mondi.
Nell'oracolo è la premonizione del disvelamento dell'amore e del sentimento più puro, di armonia e sensibilità, o ispirazione e creazione.

Scala d'Oro


La Scala d’Oro

Sin dall’antichità la colonna vertebrale venne associata alla simbologia dell’Albero in cui scorre la linfa vitale. Anche il corpo dell’uomo viene descritto nei testi sacri come un Albero, il quale, a livello ontologico, è rovesciato possiede perciò le radici in cielo e i rami in terra. Il tronco è la parte mediana che unisce il cielo alla terra, i pensieri all’azione. In questa parte mediana si trova la Colonna Vertebrale, bacchetta sapienziale associata allo strumento magico e trasmutatorio con cui magi e sacerdoti in tempi antichi compivano miracoli e prodigiose guarigioni.
Ognuno di noi possiede questa bacchetta magica, canale in cui scorre l’energia vitale dell’essere umano e il cui flusso è accordato in base alla capacità di ognuno di sapere vivere i differenti piani esistenziali con coscienza e saperli sapientemente integrare tra di loro.
Attraverso le successive esperienze del corpo fisco liberiamo questa energia vitale che scorre dentro il nostro Albero e il cui flusso è paragonabile a un fiume dorato e luminoso che sgorga dalle viscere della terra.
Questo fiume, fonte di pienezza, vitalità e godimento per l’essere umano, è il midollo spinale che scorre all’interno della colonna vertebrale nella parte mediana del nostro albero corporeo.
Le ultime diramazioni del midollo spinale si trovano a livello delle vertebre lombari per perdersi definitivamente nella regione sacrale coggigea.
Fino ai primi tre mesi di vita questo fiume di energia scende dalla testa, dove trionfa in una corona raggiante (VII chakra), fino al coccige. Dopo questo stadio, dilatandosi il canale midollare, risale fino alla seconda vertebra lombare dove pone il suo limite definitivo.
Il midollo spinale deposita dunque, a quest’epoca, una memoria ancestrale alla base della colonna vertebrale, un “segreto” che darebbe nome al sacro e alle vertebre sacrali!
All’ombra delle acque uterine nasce la vita del corpo, all’ombra delle vertebre sacrali nasce la nostra vita cosciente attraverso lo sviluppo della sessualità, poiché ogni tappa lungo questo asse di mezzo, che costruisce il nostro equilibrio, la nostra indipendenza e rettitudine, è altresì una tappa nell’esistenza umana e nella crescita della sua coscienza universale.
La zona sacrale in cui il midollo svanisce è anche l’inizio della vita adolescenziale per l’essere umano, il luogo dove si costruisce il primo “io” separato dal sé parentale.
Le vertebre sacrali e le vertebre lombari, che vengono forgiate simbolicamente in questo periodo, non sono visitate dal “fuoco divino”se non tramite una memoria segreta sigillata nelle ultime quattro ossa della regione coggigea: la notte da cui l’uomo proviene contiene il segreto del suo nome e del suo cammino terrestre e universale. Il numero quattro è sempre simbolo di un arresto di un’inversione dall’esterno all’interno, che sia prigione, prova, protezione domestica, tomba o tempo di preparazione questo arresto rappresentato dal quattro è matrice e poi scoperta nell’uomo del proprio essere divino. Il coccige costituisce la prima porta che ci conduce all’esistenza fisica e ci dona la capacità di sopravvivenza. Il quattro si unirà al tre numero, la scoperta divina, nel percorso delle 12 vertebre dorsali e il quadrilatero rappresentato dal tronco sarà allora il luogo d’attesa dove l’uomo sperimenta e forgia la capacità creativa liberata nella regione sacrale.
Questo seme di fuoco maturato nelle viscere della terra e fatto crescere nella fornace del quadrilatero dorsale, diverrà il frutto da cogliere lungo l’ultima tappa rappresentata dalle vertebre cervicali. Il numero sette è il numero della perfezione perché è indivisibile e non ha multipli nei primi dieci numeri, per questo da sempre associato alla divinità, all’essere che si compie in virtù delle proprie potenzialità.


La colonna vertebrale si prefigura quindi come Albero della Vita perché il suo fine ultimo e il suo vero utilizzo trascende la dualità delle conoscenze umane: lungo questo canale si conciliano le antinomie, si oltrepassa il paradosso, ogni tappa è una conquista interiore, equilibrio, centro, energia pura non sottomessa ai contrasti, ogni porta è vitalità che cresce, benessere, intelligenza che si lascia penetrare e che rende di nuovo all’uomo la sua vera natura universale e divina.

Arnht Caiuse



Principe:  guarda all'inevitabile e decidi che è inevitabile
- mi sprona Arnht Caiuse .
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Perchè l'uomo comune ha fretta. guarda a ciò che non è inevitabile e decide che è inevitabile.

Comunicazione della Federazione Galattica Lucumonica


Alcu Nerunte parla all'Augure dell'Accademia Etrusca di Bubbluns
n°12
 

                Ogni cosa che fa il Potere
del Mondo e' fatta in cerchio. La volta
del cielo e' rotonda, e ho sentito che la terra e'
rotonda come una palla, e cosi' sono tutte le stelle. Il
vento, al massimo del suo potere, gira vorticosamente.
Gli uccelli fanno il nido in forma circolare perche' la loro e' la
nostra stessa religione. Il sole sale e scende lungo il cerchio. La
Luna fa lo stesso ed entrambi sono rotondi. Anche le stagioni for-
mano un grande cerchio nel loro trasmutare e sempre ritornano lad-
dove furono. La vita di ogn uomo e' un cerchio dalla fanciullezza alla
fanciullezza e cosi' e' ogni cosa ove si muove il potere. I nostri tepee
sono rotondi come i nidi degli uccelli, e codesti furono sempre disposti in
cerchio, il cerchio della nazione, un nido di molti nidi dove il Grande Spiri-
to significo' per noi covare i nostri bambini.