sabato 12 dicembre 2009


Laris Weluske



Se ti pestano un piede,Principe,
 devi restituire il pestone per non avere nemici.
mi consiglia Laris Weluske

12 - canto oracolante


Mischio gli acrilici
come amalgama di pensieri
che creano parole cromatiche.

Le mie linee non sono null'altro che contorni di realtà sfuggenti che vi sottraggo senza chiedere.
Cosa rimane inalterato nel tempo?

trascendenza etrusca


Secondo gli archeologi gli Etruschi continuano a stupire. Protagoniste, questa volta, due tombe risalenti al VII secolo a.C. e affiorate dagli scavi svolte a Tarquinia. Una di queste sepolture,dicono, potrebbe essere quella di un'importante famiglia, una famiglia reale, la famiglia di Tarquinio Prisco, uno dei sette re di Roma.
Il sito scavato è una necropoli preromana, ma il fatto che rende il complesso sepolcrale estremamente originale è la singolare somiglianza tra la struttura tombale appena riesumata ed altri sepolcri reali, caratterizzati da influssi orientali e scoperti in Bulgaria, nell'isola di Cipro ed in Tracia, tutti risalenti all'VIII secolo a.C.. Il sottosuolo cela ancora circa duecento sepolcri etruschi dipinti, il 3% di tutte le tombe delle numerose necropoli di Tarquinia.

L'ultima tomba scoperta è stata portata alla luce nei pressi delle famose Tomba dei Re e Tomba della Regina, in un'area che deve essere ancora esplorata.Oggi  si sa  che Tarquinia è la più antica città etrusca e che il suo nome è legato al mitico Tarconte, figlio o fratello di Tirreno, il personaggio che ha guidato gli Etruschi dalla Lidia fino alle sponde dell'Italia centrale. Quando Tarconte arriva nel sito dove attualmente sorge Tarquinia, s'imbatte,come sempre, in un bambino prodigio, sorto dal ventre della terra, che si chiama Tagete, che gli svela l'arte della divinazione.

Dunque tutto ciò che viene scoperto,in verità è noto da secoli,c'è già e sono le forze trascendenti che portano il ricercatore verso l'obbiettivo da conoscere meglio il suo personale passato .
Niente scoperte allora.Rivelazioni.
Ma gli archeolgi fanno finta di non conoscere il segreto etrusco e ripetono che la città etrusca di Tarquinia esisteva già a partire dal IX secolo a.C. e fu ritrovata casualmente (!) nel 1827, quando vennero riportati alla luce, in località Corneto, dei sepolcri a camera decorati con dipinti di vita quotidiana, mitologie greche ed allegorie di eventi comuni.
Essi datano Il tumulo scoperto   al periodo in cui le antiche testimonianze ricordano la presenza di importanti personaggi stranieri, come Democrato di Corinto, ricco mercante greco e padre di Tarquinio Prisco, che sposò una donna locale.

I lavori di scavo hanno riportato in luce un complesso architettonico che ricorda il sepolcreto reale di Salamina (isola di Cipro), dove si trovano sepolcri con pregiati arredi funebri paragonabili a quelli di Tarquinia. Vicino al Tumulo della Regina le guide trascendenti etrusche hanno fatto trovare  una rarissima tomba a doppia camera che, secondo gli esperti, fu costruita per ospitare coppie imparentate con il re o con il principe seppellito nel sepolcreto etrusco.

Thane Hapsnei



Tu non ricordi il giorno in cui ti sentii suonare il violino, nell’aria vuota mi sentii cadere torpore negli stati alterati del dolore - mi sussurra Thane Hapsnei - Ed uscii da me stessa, come un’estensione della nostalgia vagai, creatura di malinconia, superando il biancore del cielo smorto, oltre le sfere d’esistenza, dove non esiste affatto il tuo nome. E sarà nello spazio che violini sentiremo cantare corde inumane.

mi abbandona Thane Hapsnei



Ci ritroveremo a stuprare le stelle, col pensiero tradito, e andando come ubriachi sparpaglieremo la nostra
coscienza nel cosmo sbiadito - sospira e mi abbandona Thane Hapsnei

Suono sacro




Spazio Sacro, Suono Sacro

I misteri acustici dei luoghi sacri

Autore/i: Hale Susan Elizabeth
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione di Don Campbell, traduzione di Pasquale Faccia pp. 322, Roma Prezzo: € 24,90
La maggior parte dei libri sull’architettura sacra sono orientati in senso visivo: raramente e in modo molto frettoloso affrontano il tema delle proprietà acustiche dello spazio sacro. Eppure il canto e la musica sono sempre stati essenziali per la cultura, espressioni di un bisogno umano fondamentale

Nella sua ricerca, l’Autrice ha appreso il modo in cui le diverse religioni hanno creato edifici che fossero conformi al loro messaggio: le cavernose cattedrali di pietra con il loro incredibile riverbero sono perfette per il canto gregoriano; nelle religioni protestanti, che enfatizzano la parola a scapito della musica, ci sono piccole cappelle con pulpiti elevati affinché il sermone del pastore venga udito meglio. Le tende di stoffa, le sete dipinte e i soffitti in legno dei templi tibetani riducono il riverbero e producono un suono alto e chiaro

Questo libro vuole essere, quindi, un viaggio alla scoperta dei misteri sonori di numerosi luoghi sacri del mondo. Si soffermerà, però, a esplorare anche il progetto dello sviluppo umano, il modo in cui diveniamo musica nel grembo materno e i miracoli dell’orecchio, un organo che non dorme mai.

Il testo si muove sequenzialmente nel tempo, dalle grotte del Paleolitico ai corridoi sepolcrali del Neolitico, la prima architettura sacra dove fu effettuata un’evocazione. Si dedica, poi, alle vie dei pellegrinaggi, pervase dalle preghiere canore dei pellegrini, tanto antichi quanto moderni, alla Camera del Re della Grande Piramide, conducendo il lettore in templi, cappelle e cattedrali dove è evidente che la musica è un elemento intrinseco al viaggio della vita ed è il metodo proprio a ciascuna fede di consacrare lo spazio con il suono.

Alla fine, si conclude ai giorni nostri, governati dalla dissonanza. I capitoli finali danno spazio a un ritorno al tempio, dove le persone cercano luoghi di risonanza per cantare, e costruiscono nuovi luoghi sacri nel desiderio di ispirazione, canto, amore, visione e intenzione.

Federazione Galattica al Tempio Oracolante di Bubbluns


messaggio n°7
Nutrizione Emotiva


I viventi a partire dalle piante fino all’umano si distinguono per complessità di ragionamento più l’organismo è complesso e più le sue funzioni nutritive sembrano esose e variegate. Se poniamo questa idea di base si può riflettere su una possibilità raramente calcolata e mai incontrata. Calcolando la progressiva evoluzione dell’umano  nell’affinamento delle capacità di sostentamento per un’evoluzione reale della specie vogliamo  qui affermare che l’umano necessita di un nutrimento EMOTIVO cosa intravista nella figura dei voladores dalle popolazioni tolteche del messico. Le emozioni lasciate nella zona dell’anima e della coscienza devono essere invece interpretate come forma di nutrimento, così come la loro mancanza (percepibile anche a livello di stimolo fisico) come grido di richiamo del proprio corpo.

Essendo tutta la natura fatta di equilibri l’umano  ha travisato la possibilità del sentimento come nutrizione usandolo per puro piacere, esattamente come l’eccesso di cibo o il nutrirsi per gusto e per piacere così anche le emozioni in forma eccessiva diventano squilibri anche letali all’organismo e alla persona. Bisogna quindi riflettere sulla sostanza intangibile del sentimento in ogni sua forma e sulla ricerca di un dosaggio corretto di sentimenti per il raggiungimento di un reale equilibrio esattamente come si fa con proteine, vitamine ecc. ecc. Tecnicamente quindi l’individuo si nutre di amore, odio, rabbia, orgoglio e così via. L’errore fondamentale è stato sprofondarci dentro, giocare col cibo invece di mangiare. Così che la mancanza di amore porterà alla depressione, l’eccessiva rabbia alla violenza, l’odio a malessere e così a seguire influendo anche sulla stessa salute fisica.


terra nova



Se non vediamo più il disegno dei confini
saremo più leggeri
 e forse più vicini...