Sono occhi di una donna quando brillano offuscati
– osserva Mantu Scalambie –
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Quando hai iniziato a collezionare canti
l'hai fatto come atto di ribellione alla lingua italiana. Forse addirittura come atto di
ribellione alla società italiana – continua lo spettro etrusco -
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Poi hai compreso che quello dei canti
è un linguaggio
che ha dei suoi segni.
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I segni del linguaggio cantilenante
sono, grosso modo, gli stessi in tutto il mondo,
il canto è come se fosse un linguaggio transnazionale.
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Hai capito, inoltre,
che uno di questi segni è la realtà,
assai più che in altre forme artistiche.
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Cioè ho capito che m'interessa molto esprimermi – tento di spiegargli -
perché se io volessi, ad esempio, rappresentare lei, lo dovrei fare o utilizzando lei,
o qualcuno che svolga la funzione di lei.
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In questo modo è come se non mi distaccassi mai, completamente, dalla realtà.
E' come se,senza mai completamente uscire dalla realtà, ma, al contrario, rimanendo sempre al
livello della realtà.E’ cosi? Chiedo a Mantu -
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E questo è un po' quello che intendiamo tu faccia,
anche, nella tua esperienza di scrittore,
e nella tua vita privata.- conclude sparendo nel nulla Mantu Scalambie