Nacqui da lampo d’aurora boreale
Fui cuore profondo di platano secolare,
mi sciolsi in ambra di sfumature rare.
Qual papiro flessuoso ebbi il Nilo da amare,
ma da scriba impietoso io vissi nel male.
Nel mio sesto tempo occidentale
Imparai da Larth Purseyna ciò che realmente vale
Fui preda e predone, gazzella e leone,
aquila, cigno, anfibio, pavone.
Conobbi paludi e cieli infiniti,
di mille creature indossai i vestiti
e ancora una volta ho dovuto tornare,
al Sole Invictus devo resuscitare..