mercoledì 10 marzo 2010

- mi dice Airunthe.


I giorni son sempre più lunghi
le piogge finiscono.
La mia porta, spalancata,
Perché hai tardato tanto?
- mi dice Airunthe.

sospira Larthia Maspune


Mi chiedi che sapore ha la neve di marzo
-sospira Larthia Maspune . Ha il Sapore che immagini.Manna. Come se l'inverno non volesse lasciarsi andare. Come se ci fosse qualcosa che ancora mi trattiene, qui. La cosa strana è che vorrei non finisse. Forse sono io che mi aggrappo all'inverno e a questo cielo denso di nubi. Per quel modo che ho di resistere al cambio delle stagioni. Come se uccidessi una parte di me stessa ne ed abbandonassi il cadavere della terra.  Nella passata stagione, a diventare polvere, un  dimenticare.  Lasciarsi.
Mi chiedi che sapore ha la neve di marzo - insiste lo spettro Etrusco . Forse non ha neppure sapore. E manna . Cade. Smette. Riprende. Fiocchi piccoli che fluttuano nell'aria secondo percorsi sbagliati , contorti. E nulla non resta a terra. Come se la stessimo immaginando questa neve.Succhiandola. Come se neppure nevicasse.
La terra la assorbe, la cancella. Impaziente. manna che si nutre del nostro passato di polvere e prepara una nuova primavera - conclude Larthia svanendo.

cangiante

 l'amore e la vita
hanno un nome cangiante
e io sono troppo distante,
perso in una pagina,
in un autunno assonnato,
dentro un fiocco di neve
o un fiore appena sbocciato.

atermico


Neve di Marzo
stamani cammino scalzo,
sulle malinconie.Perso.