mercoledì 11 novembre 2009

nodo d'amore



Il legame sentimentale fra due persone può essere simboleggiato da un nodo. La pratica di annodare un drappo, una corda o rametti flessibili costituisce una delle pratiche più diffuse nell'ambito della magia d'amore. Il rito di vincolare due anime ad un nodo si effettua con una vera e propria cerimonia accompagnata da invocazioni propiziatorie, formule e preghiere con preliminari ben codificati dalla manualistica esoterica tramandata nei secoli. La corda o il drappo annodati vanno posti in un luogo segreto. Solo un incantesimo di scioglimento può annullare la "potenza" del nodo.

Thane Velanas


Bisogna avere un cuore grande e forte
 per avere il coraggio di aprirla la porta al  sogno
- mi sussurra Thane Velanas

creator





Di boschi, foreste e altro

ma noi dovevamo costruire una foresta
dove metterci tutte le cose
che in un altro angolo del pianeta ci starebbero strette
alberi con le foglie a sfidare il sole come le parole dei poeti
e fiumi biblici di acque fonde come i tuoi occhi
e uccelli leggiadri e violenti
come la vita che se ne va tra amori e dolori senza senso
ma noi dovevamo costruire una foresta
dove nessun grillo parlante
venisse a suggerirci con discrezione e violenza
strade autostrade e percorsi alternativi dove non ci fossero
preti gesuiti marxisti in odore di santità
laburisti esperti di filosofia e astronomia
uomini di est e di sud-est
dove nessuno, dico nessuno,
si permettesse di pensare
che a renderla vivibile una foresta
macdonald ci vogliano e atéliers case eleganti e ben pulite
letti con le lenzuole fresche di bucato e di scopate
scuole che ti insegnino a morire un libro dopo l’altro
e ospedali dove ti rubano anche la morte
ma noi dovevamo costruire una foresta
non un orticello dove coltivarci zucche patate e un po’ di pomodori
e stare seduti a guardare il tramonto e la vita che passa
come i fraticelli che aspettano l’eterno
e un dio che se c’è c’è e son cazzi suoi

una foresta dove, amore, la morte non è la fine di tutto

Gagarin


Io sono Gagarin,
per primo ho volato

e voi volaste dopo di me.
Uomini, o uomini
ingenui spacconi
Pensate…
Come potete cadere tanto in basso se volate così in alto?

porta del cuore


ora so che era lo schiudersi di una porta
 su una stanza immensa,
ancora adesso per lo più intuita.
 I sottili capillari delle connessioni
che riesco ad intravedere
 mi lasciano spesso dei brividi,
una sorta di guida a ciò che sento
 premermi addosso,
a cui ero sordo ma non insensibile...