venerdì 4 dicembre 2009

four


evanescendo Katliu






il segreto del cercare
- mi saluta evanescendo
 Katliu Balunte -
è che non si trova.

continua Katliu



Siete vittime di uno strano pregiudizio.
- continua Katliu  .
 Strano perchè valorizza ciecamente la profondità a scapito della superficie, pretendendo che superficiale, significhi non già di vaste dimensioni,bensi di poca profondità, Mentre profondo significa di grande profondità e non di superficie ristretta - prosegue  lo spettro .



Katliu Balunte






Certo, - spiega Katliu Balunte - il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.


Lucumone Vohamethis





Mi ostino , continuo a parlare in una lingua che nessuno può più capire, a che serve cercare la verità in un mondo che non coltiva più l'onore?" ...

Lucumone  Vohamethis, l'ho sognato ancora ...
Lui era in un luogo buio e c'era molto rumore, persone e luci strane nel buio e percepivo la sua paura strana e i suoi battiti erano i miei...
I pensieri non li capivo perchè confusi e le parole in una lingua che non conosco.
Lui disse quelle parole, però nella lingua dei Padri, pur non conoscendola ... erano le uniche parole chiare ma senza senso che diceva, quelle strane parole.
Lui è molto lontano da noi?"
"Si lo è. Lui è perduto, ma ci sta cercando da molto tempo ormai, dai tempi della Grande Diaspora dopo la caduta del Secondo Regno.

Torino città Magica



Torino è considerata in tutto il mondo città magica, oltre che per le sue caratteristiche architettoniche, dal fatto di collocarsi all'incrocio di due fiumi, il Po e la Dora Riparia (il Sole e la Luna) e per essere il punto d'incontro di diverse linee sincroniche (ovvero del reticolo di linee o canali energetici che già anticamente i cinesi chiamavano "schiena del drago").

Torino ha una discendenza egizia dimostrata dal ritrovamento di una lapide con iscrizione dedicata alla Dea Egizia Iside. Antiche leggende tramandano inoltre che il principe egizio Eridiano, fuggito in esilio dalla terra di origine per conflitti con la casta sacerdotale egizia, sarebbe sbarcato in una terra che avrebbe chiamato Liguria dal nome di suo figlio Ligurio.
Successivamente, trovata un'ampia pianura in prossimità di un fiume che gli ricordava il Nilo (il Po) avrebbe fondato Torino nel secolo XV a.C. ben prima della fondazione di Roma.



Torino nasce quindi sotto la protezione del Dio Api la cui effige era il Toro venerato a Menfi. Sebbene con l'arrivo dei Romani, a partire dal secondo secolo avanti Cristo molti dei segreti esoterici furono occultati per proteggerli dall'influsso di Roma che tendeva a distruggere la cultura locale per sovrapporre la propria, la sua caratteristica magica rimase. Attratti dalla tradizione magica e dagli influssi esoterici avrebbero soggiornato in questa città Ovidio, Paracelso, Cagliostro, Casanova, Nostradamus (che nelle sue profezie predisse il trasferimento della Sindone a Torino) e molti altri. Non si può dimenticare l'enigmatica figura del Dott. Gustavo Rol (1903 - 1994) torinese conosciuto in tutto il mondo per le sue straordinarie doti paranormali.


Accademia Etrusca di Bibbona indaga




Wolfgang Pauli


Pauli nacque nel 1900 a Vienna e pubblicò il suo primo scritto scientifico due mesi dalla fine della scuola superiore. A vent'anni aveva scritto un articolo di 200 pagine sulla teoria della relatività che fu elogiato da Einstein con le seguenti parole, “nessuno che studiasse questo lavoro maturo e magnificamente concepito potrebbe credere che l'autore sia un uomo di 21 anni.
Ci si chiede cosa dovremmo ammirare di più … la comprensione psicologica dello sviluppo delle idee, la sicurezza della deduzione matematica, la profonda visione fisica, la capacità di presentazione.” Le conversazioni di Pauli con Heisenberg spianarono la strada per la teoria quantistica e, ad alcuni mesi dalla scoperta di Heisenberg, Pauli aveva applicato la nuova teoria per calcolare lo spettro dell' atomo di idrogeno. Le sue successive discussioni con Bohr aiutarono a formulare l'interpretazione di quella teoria.

Il suo famoso Principio di Esclusione spiega perché c'è struttura nell' universo. Elettroni, protoni ed altre particelle chiamate fermioni sono governate da un principio di asimmetria, che significa che non possono essere tutti nello stesso stato quantistico.

Questa restrizione dà inizio alla differenziazione del mondo materiale in uno di vari elementi chimici. Dall'altra parte, le particelle bosone sono governate dal principio della simmetria che permette loro di aggregarsi in un singolo stato coerente, com'è il caso dei laser, dei superconduttori e dei superfluidi.

La visione di Pauli dell'importantissima simmetria in natura lo portò anche a predire il neutrino, venticinque anni prima che fosse scoperto sperimentalmente. Da parte sua, Max Born, credette che Pauli fosse uno scienziato più grande di Einstein. Però il nome di Pauli non è mai stato molto conosciuto al pubblico in generale come gli altri giganti della scienza degli ultimi trecento anni. Il motivo è che Pauli preferì lavorare dietro le quinte proponendo nuove idee e fornendo commenti critici in conversazioni, lezioni e lettere. Nella sua personalità Pauli fu un po' un paradosso. Mentre alcuni si riferirono a Pauli come “la coscienza della fisica” altri lo soprannominarono “il tremendo Pauli” e “la frusta di Dio” a causa dei suoi commenti brutali e severi durante i seminari. Riferendosi ad un articolo di un collega, ad esempio, disse, “Questo non è corretto. E non è nemmeno sbagliato. Pauli era molto attaccato a sua madre che si suicidò nel 1927 quando scoperse che suo marito aveva una relazione. Da questo punto in avanti la vita di Pauli cadde a pezzi.

Il suo matrimonio con una cantante di nightclub durò solo alcune settimane. Iniziò a bere sempre più e divenne aggressivo nei bar al punto di essere buttato fuori. Finalmente a trent'anni consultò Carl Jung che lo trovò “un individuo estremamente unidirezionale il cui inconscio era divenuto turbato ed attivato; così si proiettava su altri uomini che gli apparivano come suoi nemici … divenne molto solitario … iniziò a bere … litigare … fu picchiato”.

Nella tipologia junghiana, Pauli era il tipo di pensatore la cui funzione dei sentimenti era stata così repressa e non riconosciuta che ora minacciava di esplodere e di travolgerlo. Jung trovò Pauli così “stracolmo di materiale arcaico” che, non volendo influenzare o “contaminare” questo materiale in alcun modo, lo indicò ad un collega, Erna Rosenbaum, per l'analisi dei sogni. La Rosembaum si era appena laureata perciò Jung sapeva che non avrebbe “interferito” col suo paziente. Ed invero durante i cinque mesi di analisi Pauli riportò centinaia di sogni eccezionali. Aveva aperto un dialogo con i più profondi livelli della sua mente inconscia e, a sua volta, aveva iniziato ad insegnargli. L'incontro di Pauli con l' inconscio culminò in una visione di una tale sublime armonia - l'Orologio del Mondo - che produsse qualcosa di simile ad una conversione religiosa nel fisico. Questo sogno espresse la misteriosa armonia del cosmo e nel suo simbolismo unì due mondi - rappresentati da dischi rotanti.

Verso il 1935 Pauli sognò che Einstein venne da lui e gli disse che la teoria quantistica era unidimensionale ma che la realtà era bidimensionale. Pauli doveva accettare una nuova dimensione della realtà ed egli credette che la dimensione mancante fosse l' inconscio ed i suoi archetipi. Jung aveva proposto gli archetipi come princìpi strutturali della mente inconscia ma Pauli ora affermava che essi erano anche i princìpi sottostanti per le strutture ed i processi nel mondo fisico. A questo proposito intraprese un programma di ricerca per sviluppare quello che definì un “linguaggio neutro”, uno che si fosse applicato ugualmente bene alla fisica come alla psicologia.

Collaborò con Jung sul lavoro di quest'ultimo sulla sincronicità (il “principio di connessione acasuale” di Jung o la “connessione significativa). Indipendentemente iniziò a studiare il modo in cui l'archetipo della Trinità aveva influenzato Keplero nella sua formulazione delle leggi del movimento planetario. Ma Pauli stava ora facendo altri sogni in cui una “donna esotica” gli andava a far visita. Pauli credeva che lei fosse la sua anima. Iniziò a capire che la questione più importante era “la mancanza dell' anima nella moderna concezione scientifica del mondo”. Lo “spirito della materia”, credeva, era stato negato per 300 anni ed ora stava lottando per la resurrezione. Era guidato da una visione del ritorno dell' anima nel mondo. Mentre aveva parlato con pochissime persone del suo nuovo lavoro, una volta disse al suo assistente, H.B.G. Casimir, “Credo di sapere cosa succederà. Lo so esattamente. Ma non lo dico agli altri. Perciò sto facendo piuttosto teoria a cinque dimensioni della relatività benché non ci creda veramente. Ma so cosa succederà. Forse te lo dirò qualche altra volta.”

Ciò nonostante nella sua mezza età iniziò a diventare depresso. All'età di 47 anni ebbe il primo di una serie di sogni preoccupanti in cui un “persiano” lo andava a trovare. Nella prima occasione lo straniero arrivò portando delle lettere. Voleva entrare nell'università di Pauli e studiare ma non gli era concesso. Quando iniziò a parlare a Pauli con voce acuta Pauli gli chiese se fosse la sua ombra. “No,” disse lo straniero, “tu sei la mia ombra”. Pauli gli chiese se voleva studiare fisica. Il visitatore disse che non riusciva a comprendere il linguaggio di Pauli e Pauli non avrebbe compreso la fisica nel suo linguaggio. Ma avrebbe aiutato Pauli portandogli una sedia perché non c'era una sedia nello studio di Pauli. Pauli avrebbe dovuto lasciar andare le sue illusioni. “Ha molte donne ma ce ne può essere soltanto una.” Ripensando al sogno Pauli si rese conto che il suo tentativo di un matrimonio mistico era stato troppo accademico.

Sempre più Pauli si sentì diviso nella sua vita. I suoi sogni avevano mostrato la direzione in cui avrebbe dovuto muoversi, però gli mancava il coraggio di cambiare. Iniziò a far visita all'assistente di Jung, Maria von Franz, e formò una relazione che ebbe un profondo significato spirituale per lui. Perseverò nell'analisi dei suoi sogni però, secondo von Franz, “non voleva arrendersi alle richieste dell' inconscio e soffrirne le conseguenze.” Nella scienza il calore è la chiave di trasformazione.
Come metafora si applica ugualmente all'alchimia come pure alla psicoterapia. I processi entro una storta alchemica sono rispecchiati da quelli dell'incontro terapeutico. Solo il calore, che sale con l'amore, scongelerà “gli incidenti ghiacciati della vita” come dice la junghiana Beverly Zabriski. Attraverso questo dialogo con l' inconscio e le sue proiezioni nel mondo della fisica, come pure i suoi tentativi di riconciliare materia e spirito nel mondo, Pauli stesso stava facendo lavoro alchemico. Però l'oro alchemico non apparì mai. Eros era sempre stato assente dalla sua vita. Verso la fine della sua vita al fisico fu concesso un sogno finale. Una donna gli insegnerà a suonare il pianoforte. Lei prende un anello dal suo dito e lo dà a lui. Gli dice che quest'anello unirà i due mondi perché è l'anello della sua scuola di matematica. È “l'anello di i.” Il significato di quest'anello è che in matematica “i” sta per quelli che sono conosciuti come numeri immaginari. Assieme ai numeri reali essi creano un piano bidimensionale.



lingua e serpentina



E tu rispondi verde come l’erba
Io penso al verde di quel primo ombretto
Che ti sfumavi piano sulla faccia acerba
Cercando nello specchio un tuo difetto.

Orce svanisce







 La strada deserta
Dal buio coperta
Nel nulla io scatto
Lo scatto di un matto

esclama Orce.




mi vedi nudo ma non abbastanza - esclama Orce.

battili
gli occhi
se non ci credi!



Orce Cabnei





Un'idea, un concetto, un'idea, finché resta un'idea è soltanto un'astrazione - mi spiega Orce Cabnei - Se potessi mangiare un'idea, avresti  fatto la tua  rivoluzione.