lunedì 16 novembre 2009

Kontessa



Sono ancora sbalordita
...
-......
...
-Sì, ti assicuro.
.
-Ma.. per quella cosa?
..
- Si per quella.
..
-La.. dai.. mi capisci. Quando mi hai chiesto di.. ora è più chiaro?


...
-Veramente no. Oppure, forse sì, ma non ne sono sicuro, non sono mai stato sicuro di capirti.


...
-La scossa, quella scossa stamattina, un fulmine che mi ha trapassato il corpo, tremo ancora se ci ripenso, e ci ripenso, ossessivamente, ogni istante
...
-quando...
...
- Posso dire che non penso ad altro ecco.
...


-sì
...
-...
-Ne sono felice.


...


-Stordita, incredula, sconvolta.


-Quello? 
 -Esatto. Quando mi hai presa da dietro e

tempo circolare



ci sono odori
 che rimandano ad immagini
che rimandano a pensieri
che rimandano a gesti
 che rimandano a sguardi
 che rimandano a emozioni
che rimandano ad attese
che rimandano a speranze
 che rimandano a incontri.
                            

re di pentacoli



*"Io dico sempre che un iniziato
legge anche i mattoni
- osserva  Ramtha Chairei -
all'Accademia Etrusca di Bibbona
Non serve avere i tarocchi.
Non servono le conchiglie.
Neppure le noci di cocco.
L'iniziato trae i suoi auspicì
 semplicemente guardandosi dentro.
Gli strumenti possono servire
ad aumentare od indirizzare
la concentrazione ma
 come lo specchio nero,
 dopo un pò diventano solo oggetti."

IUSTITIA




I tempi elefantiaci della giustizia nostrana non riguardano solo il penale. Iniziare un processo civile nei nostri tribunali è un pessimo affare per chiunque, privati ed imprese.
Le aziende pagano per i ritardi della giustizia quanto un’intera finanziaria: si parla di 2 miliardi e 200 milioni di euro ogni anno. Stando alle stime le cause civili che coinvolgono aziende arrivano a durare in media quasi 5 anni, più di 8 per una sentenza di fallimento. Questi ritardi hanno un peso specifico in termini di costi non indifferente: le imprese pagano per le lungaggini 2,3 miliardi di euro ogni anno. I dati sono stati divulgati dall’Ufficio studi di Confartigianato che mette in luce un netto peggioramento della situazione: infatti tra il 2005 e il 2006 la durata media di un processo civile di primo grado è aumentata di 54 giorni, pari al 6,2%. Addirittura, tra il 1997-2007, la durata media di un procedimento di fallimento si è allungata di 2 anni, 4 mesi e 7 giorni, con un aumento del 39,3%.Un imprenditore italiano per avere giustizia in una causa civile deve attendere in media 1.695 giorni (pari a 4 anni 7 mesi e 25 giorni) tra primo e secondo grado di giudizio. Per una procedura fallimentare l’attesa arriva in media a 3.035 giorni (pari a 8 anni 3 mesi e 25 giorni). Nel dettaglio, il costo del ritardo per la riscossione di crediti è di 1.198 milioni di euro, mentre il costo indotto dagli ingenti ritardi nelle procedure concorsuali obbliga le imprese a sostenere maggiori oneri finanziari per 1.071 milioni di euro, incrementando in tal modo del 14,5% le perdite dei fallimenti che sono già enormi e ammontano a 7.400 Milioni di euro.Complessivamente quindi i fallimenti determinano un perdita sul sistema economico di 8.471 milioni di euro, pari allo 0,6% del Prodotto interno lordo, tanto da spingere l’Italia al 169mo posto nella classifica dei 181 Paesi monitorati dalla Banca Mondiale per la maggior durata dei procedimenti civili.

La maggior parte dei processi lumaca si riscontrano in Liguria con 2.660 giorni di ritardo (equivalenti a 7 anni 3 mesi e 15giorni). Segue poi la Puglia con 2.550 giorni (6 anni e 12 mesi), le Marche con 2.317 giorni (6 anni, 4 mesi e 7 giorni), l’Umbria con 2.207 giorni (6 anni e 17 giorni), la Basilicata con 2.067 giorni (5 anni, 8 mesi e 2 giorni) e l’Emilia-Romagna con 2.044 giorni (5 anni, 7 mesi e 9 giorni). I tempi dei procedimenti civili sono relativamente più contenuti a Bolzano con 1.164 giorni (3 anni,2 mesi e 9 giorni), Piemonte con 1.088 giorni (2 anni, 11 mesi e 28 giorni), Trento con 830 giorni (2 anni, 3 mesi e 10 giorni).

16


"perchè stai con lui?"
"perchè è quanto
di più distante da me
esista al mondo"

novilunio di Scorpione


Oggi 16 Novembre.
 Rito.
Può essere eseguito anche durante il giorno. Prendete una pietra, va bene anche un sasso, purché piatto e di dimensioni necessarie per scriverci il desiderio. Incidete con un gesso i vostri desideri per il futuro e gettate la pietra in un corso d’acqua: mare, lago, fiume, un piccolo ruscello, l’importante è che l’acqua scorra. Nell’arco di sei mesi (vale a dire entro il novilunio in Toro  che avviene nel mese di Maggio ) i vostri desideri saranno esauditi. Non svelate a nessuno i desideri che avete scritto.

dal buco nero



Un topo guardò nella fessura del muro per vedere il contadino e la moglie aprire un pacco. “Quale cibo potrebbe contenere quel pacco?”

Il topo scoprì che nel pacco c’era una trappola per topi e ne fu devastato.
Tornando nell’aia, il topo volle avvisare tutti gli animali: “C’è una trappola per topi nella casa! C’è una trappola per topi nella casa!”
La gallina iniziò a chiocciare e raspare in terra e disse: “Signor Topo, posso capire che questa sia una grave preoccupazione per lei ma non ha conseguenze su di me. Non me ne importa molto.”
Il topo si voltò verso il maiale e gli disse: “C’è una trappola per topi in casa!”. Il maiale simpatizzò ma disse: “Sono molto dispiaciuto, Signor Topo, ma non posso far molto altro che pregare. Può star certo che la terrò presente nelle mie preghiere.”
Il topo si voltò verso la mucca. La mucca disse: “Accidenti, Signor Topo. Sono spiacente per lei, ma è difficile che io riesca ad infilare il mio naso nella trappola. E’ un problema suo.”
Così il topo tornò nella casa, a testa bassa e triste, per fronteggiare la trappola solo soletto.
Quella stessa notte, si sentì un suono nella casa, come il rumore di una trappola che scatta sulla preda.
La moglie del contadino corse a vedere cosa aveva catturato. Nel buio, non vide che era un serpente velenoso la cui coda era rimasta nella trappola. Il serpente morse la donna. Il contadino la portò all’ospedale e quando la riportò a casa aveva la febbre.
Chiunque sa che quando si ha la febbre fa molto bene prendere del brodo di gallina. Così il contadino portò la sua accetta nell’aia per preparare l’ingrediente principale del brodo.
Ma la moglie continuava a star male e così amici e vicini vennero per stare con lei ad ogni ora del giorno e della notte. Per dare loro da mangiare, il contadino uccise il maiale. La moglie del contadino non migliorò ed un giorno morì.
Vennero così tante persone al funerale, che il contadino dovette macellare la mucca per fornire sufficiente carne per tutti i convenuti.

buongiorno, Orione!



Il mito di Orione è legato alla costellazione dello Scorpione. Orione era un bellissimo cacciatore gigantesco, probabilmente figlio di Poseidone e della Terra, raffigurato in cielo armato di spada e scudo, in mano una clava brandita contro l'adiacente Toro che lo incalza. Secondo una versione del mito, Orione si era innamorato di Artemide, da lei corrisposto contro la volontà del fratello Apollo. Per porre fine al loro legame, il dio sfidò la sorella, dea della caccia, a colpire un oggetto che affiorava in mare. Artemide scagliò il suo dardo infallibile e colse in pieno l'oggetto che si rivelò essere la testa di Orione. Affranta dal dolore per aver perso l'amato, Artemide ottenne da Zeus che Orione diventasse la costellazione più bella del cielo. In corrispondenza della sua spalla destra si trova la stella Betelgeuse, brillante di luce rossa, mentre il suo piede sinistro corrisponde alla bianca e brillante Rigel. Prolungando alle spalle di Orione la sua cintura, si raggiunge Sirio, la stella più splendente del cielo.