giovedì 22 ottobre 2009

.....E CAMMINACAMMINA.....


E così fu che Facebook assurse al rango di primo media del web. Così potremmo riassumere l’escalation di eventi che hanno portato la Procura di Roma ad aprire un’indagine sul più influente social network del web, con riferimento al gruppo Uccidiamo Berlusconi e ai suoi 14.000 membri.
In realtà i gruppi con questo nome sarebbero ben 3, ma uno solo conta un numero così elevato di aderenti. Inutile mettere un link, basta aprire FB e con una semplice ricerca le pagine si trovano facilmente. Semmai vorremmo cercare di capire senza alcun preconcetto come funzioni la pagina e che cosa vi si scriva veramente. Cominciamo col manifesto introduttivo (lunghissimo) che comincia così:
Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna. Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato assolto. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna per reati quali corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio.
-->Segue un lunghissimo riassunto delle questioni giudiziarie del Premier, espressamente copiato da Wikipedia e relativamente neutro. Da notare che la tipologia del gruppo è stata catalogata in “Svago-affermazioni bizzarre” da parte del suo presidente Mariolino Guevara non si sa se da subito o successivamente, per cercare di smarcarsi dalle indagini della Procura. Nella sezione discussioni si avverte comunque un netto cambiamento di rotta dopo quest’ultimo evento. Da argomenti come “roviniamo Berlusconi”, “cosa fare quando morirà” e “come eliminare (tra virgolette) Berlusconi”, si passa nelle ultimissime ore a “non vogliamo uccidere berluska nel vero senso della parole…leggete…..siamo solo un po’ arrabbiati”. Comprensibile, visto il rischio giudiziario.
Al di là delle singole dichiarazioni in bacheca, evidentemente molto cariche, vogliamo tuttavia chiederci se abbia senso sollevare un polverone del genere su un gruppo “da bar” come quello in oggetto. È chiaro come il gruppo faccia dell’odio verso il Cavaliere la sua ragion d’essere, ma non è che sia una novità; che il Premier susciti questo sentimento in molti non lo scopriamo oggi. È anche evidente che tutti (speriamo) i suoi membri pur augurandosi la morte di Berlusconi non commetterebbero l’omicidio di persona.
Il punto allora è: perché intitolare il gruppo in un modo così violento? Ci sono numerosissime altre pagine antiberlusconiane con nomi goliardici o comunque più moderati che alla fine raggiungono lo stesso scopo. Nessuno si sognerebbe mai di censurarle. Se invece ci si chiama Uccidiamo Berlusconi (ma varrebbe per qualunque altro essere umano) purtroppo si pongono le basi perché qualche squilibrato ci provi veramente. Magari pensando che un gruppo che conta 14.000 membri non può sbagliare, o sperando di divenire un eroe agli occhi di molti.
LA SOLUZIONE?BERLUSCONE: CAMBIA COGNOME !

Pichiunte


Per qualcuno - afferma Pichiunte -

tra uno schiaffo e una carezza

non c'è gran differenza.

E' solo una questione di velocità

Battaglia di Valle Giulia1 Marzo 1968



Dopo la sbornia di sesso,droga e politica degli anni d'oro ...
Dopo il freddo degli anni di piombo,Principe,
godi il calduccio di questi anni di merda. ...

Larisa Matuta


Niente da imparare se vinci sempre..
- mi dice Larisa Matuta-
hai molto più da guadagnare
ed imparare dalla sconfitta..
basta che non diventi un'abitudine

oracolo etrusco


assenza di scopo.
Felice
di respirare

consapevolezza del sogno


Chiedo a Laris Hapsnei :
"Se ciò che è perduto è irrimediabilmente irrecuperabile
perchè cercare surrogati e rincorrere ombre?
Perchè cercare un'illusione che vediamo come felicità
e continuare a soffrire?
Perchè insistere a bere da una fonte
che non solo non ci disseta
ma che anzi ci spinge a bere ancora di più
distogliendoci dal pensiero di noi stessi
e di ciò che siamo veramente?


Le esperienze ci cambiano a volte in modo traumatico
e si finisce con il raggiungere un equilibrio
che dai più è visto come rinuncia alla vita
- mi risponde il Larth ...
ma che ne sarebbe di noi,
di tutto il dolore che abbiamo subito
se non ci insegnasse almeno qualcosa
e non lasciasse alcun segno in noi?
Per inutile e gratuito che sia il dolore
deve portare ad una maggiore consapevolezza
al pari dei sogni"


Essere Etruschi e Italiani


Essere Italiani
Identità Religiosa
E Missione Universale

(Saturnia Regna 41)Autore/i: Viola L.M.A.Editore:
Victrixpp. 462 Prezzo: € 38,00
INTRODUZIONE
L’OSTILITÀ PLURISECOLARE VERSO LA TRADIZIONE RELIGIOSA
ETRUSCA -ITALIANAl.

Ultimi attacchi alla Religione Patria
L’azione che si sta svolgendo da oltre quindici secoli sulla Terra Patria Italia, è un’azione di profonda ostilità nei confronti della Tradizione Religiosa del Popolo Etrusco -Italiano, un’azione che deve essere ben compresa e rettificata se si vuole recuperare adeguatamente l’identità religiosa italiana e, con essa, riattivare integralmente la missione pubblica e universale di Etruria -Italia secondo il Fato che gli Dei hanno decretato fin dal principio costitutivo della nostra Genia in Divinis. Quest’azione plurisecolare ha preso il suo avvio già con l’Ebraismo, nei secoli II e I a.C. per svilupparsi con il Giudeo-Cristianesimo nei primi quattro secoli dell’età volgare. In particolar modo, l’azione si è fatta assai ostile con lo sviluppo dell’apologetica cristiana, che ha animato una lenta emersione eversiva del Cristianesimo nell ’Impero, fino alla sovversione dello stesso, sovversione sviluppatasi fra il V e l ’VIII secolo in Occidente.Quali sono i motivi arcani per cui questo culto peregrino, estraneo all’identità del Popolo Italiano, così ostile e incompatibile alla Tradizione Patria è emerso, tentando di soffocare in ogni modo ogni reazione di legittima difesa e opposizione del nostro popolo fino a oggi? Avremo modo di trattarlo in queste pagine e nel corso di opere ancora più specifiche. Infatti, lo scritto che ci apprestiamo a presentare vuole mettere l’accento principalmente sulla vera natura della Religione Etrusco -Italiana per mostrarne la incompatibilità con la Religione GiudaicoCristiana, religione che, attraverso un’azione di diffamazione, calunnia e “criminalizzazione”, ha gettato discredito sulle nostre origini, sulla nostra identità, sui nostri Padri e sul nostro Popolo, generando un progressivo sviamento delle coscienze degli Italiani dalla loro Religione e dalla loro Patria, giungendo persino…. Continua