La Collana Viola
Lettere 1945-1950
Autore/i: Pavese Cesare; De Martino Ernesto
Editore: Bollati Boringhieri
introduzione degli autori, a cura di Pietro Angelini. pp. 224, Torino Prezzo: € 12,39
Pavese e De Martino lavorarono insieme dal 1945 al I95o alla realizzazione della collana einaudiana di « Studi religiosi, etnologici e psicologici» (che poi confluì nel catalogo Boringhieri). Nel libro sono raccolte lettere di Pavese e di de Martino, molte delle quali inedite; testimonianze, provenienti dagli archivi dell’Einaudi e della Boringhieri, che documentano la nascita di una collana pionieristica che la nostra casa editrice riproporrà quasi interamente (ospitò Jung, Kerényi, Durkheim, Mauss e molti altri autori) nella nuova collana « Gli Archi ».
La discussione tra Pavese, redattore dell’Einaudi, e de Martino, consulente della casa editrice, verte sulle scelte editoriali, almeno all’inizio, quando entrambi sentono il peso e la responsabilità
di formare una tradizione scientifica in un ambito disciplinare fino ad allora inesistente in Italia. Ma le comunicazioni di servizio cedono ben presto il passo a un dibattito tra due concezioni antagoniste del lavoro culturale ed editoriale. Da destra, la collana fu accusata di voler rompere con lo storicismo crociano che rifiuta lo studio del primitivo, considerato come manifestazione dell’irrazionale non riducibile alla ragione della storia. Da sinistra, gli ortodossi più ciechi accusano la collana di proporre una materia che poteva giustificare « scientificamente » l’irrazionalismo dei totalitarismi. Stretti tra due fuochi, Pavese e de Martino si difendono dalle ingiuste accuse e innescano una discussione di straordinaria importanza culturale. In queste lettere sono racchiusi nella loro interezza e attualità i punti chiave di quel dibattito tra politica e cultura che caratterizzò il dopoguerra.