sabato 12 dicembre 2009

Thane Hapsnei



Tu non ricordi il giorno in cui ti sentii suonare il violino, nell’aria vuota mi sentii cadere torpore negli stati alterati del dolore - mi sussurra Thane Hapsnei - Ed uscii da me stessa, come un’estensione della nostalgia vagai, creatura di malinconia, superando il biancore del cielo smorto, oltre le sfere d’esistenza, dove non esiste affatto il tuo nome. E sarà nello spazio che violini sentiremo cantare corde inumane.

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